Questo Sporco Mondo Meraviglioso (1970)

   
Scheda del Film:

Regia: Luigi Scattini
  Mino Loy
Fotografia: Claudio Racca
  Pasqualino Fanetti
Montaggio: Graziella Zita
Voce Narrante: Giorgio Albertazzi
Musiche di Piero Umiliani
Una Produzione: N.C.
       
Prima Proiezione ITA 21 Aprile 1971
Prima Proiezione GER 18 Gennaio 1974
Prima Proiezione FRA 21 Febbraio 1974

Sinossi:
Le conseguenze dell’inquinamento sugli abitanti di un villaggio di pescatori giapponesi; alcune tecniche di psicoterapia di gruppo adottate negli Stati Uniti; la sperimentazione su animali degli effetti della droga; la fecondazione artificiale praticata in una clinica svedese; un ballo tra omossessuali a Londra; un’operazione al cuore del chirurgo americano De Bakey; un combattimento di cani in Giappone; l’educazione sessuale impartita ai bambini ciechi in Svezia; l’addestramento militare dei fanciulli palestinesi nel Libano; l’insegnamento delle tecniche anticoncezionali in Svezia; l’aborto a cura dello Stato e al tempo stesso la cura della sterilità femminile; la celebrazione della messa da parte di una donna-sacerdote; una scuola per bimbi focomelici, sono gli argomenti trattati da questo documentario-inchiesta.
(da: Il Cinematografo.it)

Note del regista:
La mia passione per il genere cinematografico Mondo Movie, iniziata nel 1963 con Sexy Magico e poi ripresa qualche anno dopo con Svezia Inferno e Paradiso (tralascio Angeli Bianchi, Angeli Neri che considero un capitolo a parte), mi portò ancora una volta a mettere in spalla la macchina da presa e a partire nuovamente per un altro bellissimo viaggio intorno al mondo per girare Questo sporco mondo meraviglioso.

Come già accaduto per Sexy Magico, girai questo film a quattro mani con il mio amico Mino Loy.
Questa volta riprendemmo soprattutto l’America del Nord, dove i cambiamenti di una città malata erano più evidenti e anche più scioccanti.

Se ripenso a quel viaggio cinematografico in quel mondo perduto non posso far altro che pensare alla morgue del Kennedy Hospital di New York, con i cassetti pieni di schede di ragazzi morti per droga, che il medico di turno sfilava per mostrarmele, quasi con orgoglio professionale.
O l’insegnante del sesso ai giovani ciechi svedesi, o le decine e decine di comunità religiose che spingevano gli adepti a rifiutare le medicine che, altrimenti, avrebbero salvato loro la vita.

C’era una località in Giappone, Minamatà, dove decine di migliaia di persone avevano subito danni permanenti e i bambini nascevano storpi, perché gli abitanti di quell’isola mangiavano pesci inquinati da scarichi di mercurio riversati da una azienda chimica locale. Erano immagini veramente impressionanti. Pensate che da allora non ne ho più sentito parlare, né al cinema ho più visto immagini come quelle…

Un capitolo bellissimo era dedicato alle vittime del talidomide: quel prodotto farmaceutico ritirato nei primi anni sessanta e che somministrato alle donne in gravidanza aveva fatto nascere migliaia di bambini senza arti. Fui l’unico ad entrare in questo centro in Svezia dove si trovavano questi bambini, ormai cresciuti e affetti da una terribile malformazione. Ebbi, per non so quale miracolo, il permesso di riprenderli e di passare un po’ di tempo con loro.
Ed è lì che incontrai Peter, anche lui vittima di quel farmaco: era ridotto a un moncherino ed era cieco, ma riusciva a comunicare con le labbra che scorrevano su un nastro “braille” computando, parola per parola, una favola: “C’era una volta un mondo meraviglioso, ma gli uomini non se ne accorsero e cominciarono a distruggerlo fin quando Dio si dimenticò di loro, perché non avevano mai imparato ad amarlo attraverso la vita. E lasciò che essi conclusero la loro opera di distruzione. Fin quando rimase solo una spiaggia e fu laggiù che coloro che erano sopravvissuti, un giorno videro nascere, ancora una volta, il sole…”

Il film purtroppo uscì e passò quasi in silenzio: a mio avviso era arrivato tardi rispetto ai suoi tempi. Ormai, il genere stava tramontando, e inoltre il film non fu sostenuto da una distribuzione valida.

E’ sicuramente il miglior documentario della mia carriera: avevo intervistato personaggi pericolosi, filmato scene e storie “scomode”, denunciato situazioni che non si erano mai viste. Ma la censura, per farlo uscire nelle sale cinematografiche (con il divieto ai minori di 18 anni!!!), aveva tagliato più di 250 metri di pellicola.
Tanto è vero che con i tagli di questo film, gli scarti e le scene girate e mai montate, abbiamo montato in fretta e furia un altro film: I Vizi Segreti della Donna nel Mondo (1972), dove però mi firmai con lo pseudonimo di Silvano Secelli (in onore delle isole Seychelles di cui avevo appena sentito parlare e nelle quali avrei poi ambientato il mio film successivo: La ragazza dalla pelle di Luna).
Questo film, che uscì comunque nelle sale cinematografiche e che era sicuramente inferiore, sotto il profilo dei contenuti, a Questo sporco mondo meraviglioso, ci permise di recuperare parte dei soldi persi con il precedente film.

Sempre di Piero Umiliani la colonna sonora originale del film. Per l’ennesima volta, devo dire, un vero capolavoro! Bellissimi i brani con le voci soliste de “I Cantori Moderni” di Alessandro Alessandroni (il brano Luna di Miele, per esempio, vale ancora oggi la pena di ascoltarlo e riascoltarlo).

3 Responses to Questo Sporco Mondo Meraviglioso (1970)

  1. filomeno ha detto:

    En la España de 1981 se produjo el envenenamiento masivo por aceite de colza desnaturalizado (síndrome tóxico) con miles de muertos y afectados

  2. filomeno ha detto:

    Se podía haber hecho también una buena “Mondo Movie” en base al libro “Art of spying”, 1965, de Enrico Altavilla

  3. Stephen Grimes ha detto:

    Ciao
    i have been wanting to see this film for a long time.
    Is it possible to buy a copy for my private collection?
    Many thanks

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